ATTIVITÀ FISICA: LA CHIAVE PER UNO STILE DI VITA SANO

È stato ampiamente dimostrato quanto l’attività fisica sia una pratica utilissima al benessere fisico ed alla prevenzione di un elenco infinito di problematiche.

Il legame fra attività fisica e prevenzione è strettissimo, dal momento che il movimento comporta una serie di benefici immediati:

  • Il miglioramento della funzionalità cardiaca e cardiovascolare. Il cuore è un muscolo, pertanto può essere allenato con l’attività fisica a lavorare meglio ed in maniera più efficiente, contribuendo alla diminuzione del rischio d’infarto e di patologie cardiovascolari. Inoltre l’attività fisica regolare contribuisce in maniera determinante al mantenimento costante della pressione cardiaca;
  • Contribuisce a migliorare l’ossigenazione dei tessuti e degli organi;
  • Incrementa forza, flessibilità ed elasticità muscolare;
  • Migliora l’equilibrio e la coordinazione;
  • Rinforza le ossa e previene l’osteoporosi;
  • Aumenta la massa muscolare e quindi il metabolismo;
  • Previene patologie metaboliche, come il diabete;
  • Ha un impatto sul benessere psichico, riduce i livelli di stress, favorisce il sonno.

La domanda che però molti si pongono è: quanta attività fisica fare per ottenere reali benefici?

La risposta è: dipende.

Ci sono una serie di fattori di cui tenere conto: l’età, il sesso, la presenza o meno di limiti fisici, il gusto personale, lo stato di salute in partenza. In generale, l’attività fisica può essere considerata un investimento notevole sulla propria salute.

Una regola generale può essere praticare 30 minuti di attività fisica al giorno, anche leggera. Può essere sufficiente, in caso si parta da situazioni di sedentarietà totale, anche solo cominciare con l’andare a piedi piuttosto che utilizzare mezzi di trasporto o ascensori. Altro metodo utile è quello di introdurla nelle proprie attività di svago: passeggiate con gli amici o la famiglia, magari nella natura; cercare hobby che implichino un po’ di movimento, come il giardinaggio o il ballo.

Con il tempo, è possibile incrementare gradualmente l’intensità.
Per chi comincia è in genere preferibile scegliere delle attività poco traumatiche per le giunture e che consentano di abituarsi gradualmente a livelli di sforzo maggiore. Ad esempio, fare le scale, camminare, stretching.

L’ideale per coniugare attività fisica e prevenzione è mantenere un certo grado di costanza, e per fare ciò può essere utile scegliere attività che piacciono e porsi obiettivi realistici per non scoraggiarsi.

Infatti perché possa esercitare effetti positivi sulla salute cardiorespiratoria, l’attività fisica dovrebbe essere praticata per almeno 10 minuti consecutivi. Non solo, a partire dai 18 anni di età ci si dovrebbe garantire almeno 150 minuti di attività fisica di intensità moderata alla settimana; per farlo può bastare anche camminare a passo svelto, tutti i giorni, per almeno 30 minuti. In alternativa si può scegliere di praticare ogni settimana 75 minuti di attività fisica di intensità elevata da dividere in sessioni da 25 minuti in 3 giorni della settimana. Infine, nulla vieta di alternare un esercizio moderato ad attività più intense.

Oltre a quanta attività fisica fare è bene considerare anche quale praticare, ed in tal senso le opzioni non mancano: dalle camminate al jogging, dal nuoto al ciclismo, tutto ciò che fa aumentare la frequenza cardiaca senza creare una sensazione di affanno è adatto per mantenersi in salute, anche ballare. Per aumentare ulteriormente i benefici per la salute, a queste attività di base è possibile aggiungere, 2 volte alla settimana, un esercizio moderato-intenso mirato a rafforzare i muscoli.

Articoli correlati

BMI: COS’È E COME SI CALCOLA

BMI: COS’È E COME SI CALCOLA

L'indice di massa corporea (abbreviato IMC o BMI, dall'inglese body mass index) è un dato biometrico, ed è il rapporto tra peso e quadrato dell'altezza di un individuo ed è utilizzato come un indicatore dello stato di peso forma.

IL LEGAME FRA MALNUTRIZIONE ED OBESITÀ

IL LEGAME FRA MALNUTRIZIONE ED OBESITÀ

Il legame fra obesità e malnutrizione è ormai comprovato. Nella quotidianità e per la propria salute futura preoccuparsi dell’educazione alimentare, anche per ragioni sociali ed ecologiche, dovrebbe essere di considerazione prioritaria per ognuno.

TERAPIE CHIRURGICHE O ENDOSCOPICHE PER L'OBESITA'

TERAPIE CHIRURGICHE O ENDOSCOPICHE PER L'OBESITA'

L’obesità è una malattia grave caratterizzata da un accumulo patologico di grasso corporeo. Le sue conseguenze sullo stato di salute e sulla qualità della vita possono essere molto gravi e spesso è causa dell’insorgere di ulteriori problematiche pericolose come la pressione alta, la sindrome metabolica, l’ictus, le neoplasie, il diabete mellito, le apnee notturne, l’ipercolesterolemia e l’aumento dei trigliceridi, le patologie cardiovascolari, ma non solo.