EMORROIDI IN GRAVIDANZA: VADEMECUM

EMORROIDI IN GRAVIDANZA: VADEMECUM

Se avere delle problematiche legate alle emorroidi è un evento frequente per tutta la popolazione mondiale, non sono da meno i disturbi di emorroidi in gravidanza e nel post-parto che, secondo i dati statistici, colpiscono mediamente due donne su tre.

Inoltre, il travaglio e il parto naturale spesso aggravano la malattia emorroidaria preesistente o ne causano l’insorgenza e, se l’atto della nascita risulta essere particolarmente difficoltoso, aumenta il rischio di trombosi emorroidaria oltre che di comparsa di ragadi anali.

In ogni caso, qualsiasi tipologia di intervento chirurgico per le emorroidi in gravidanza (come tutti quelli non strettamente necessari) viene di prassi rimandato a parto avvenuto e per quanto riguarda la malattia emorroidaria è molto probabile che a quel punto i disturbi si siano ridotti fino ad essere spariti.

Al fine di lenire il fastidio, di evitare complicazioni (anche durante il travaglio e il parto) e di prevenire l’accentuarsi del problema nel tempo nonché il suo cronicizzarsi, non possiamo che consigliare di rivolgersi al proprio medico di fiducia per affrontare correttamente e tempestivamente la situazione.

Cause

I problemi di emorroidi in gravidanza sono causati e/o accentuati da una concomitanza di cambiamenti che avvengono fisiologicamente nel corpo della donna e che si possono identificare in:

  • cambiamenti ormonali;
  • ingrossamento dell’utero;
  • riduzione dell’attività fisica e aumento del peso della gestante;
  • peso del feto.

Proprio perché si tratta di fenomeni del tutto normali e comuni, capita di frequente che anche chi non ha mai sofferto prima a causa della patologia emorroidaria sia soggetto a disturbi, più o meno importanti ma sicuramente da non trascurare.

Infatti, l’utero, che aumenta di volume, genera una pressione sulle vene pelviche e sulla vena cava inferiore. A seguito di questo fenomeno, il ritorno del sangue dalla parte inferiore del corpo viene rallentato e tutti i vasi, compresi quelli che costituiscono il plesso emorroidario, ne risentono.

Ciò causa l’infiammazione e la dilatazione delle emorroidi e questa condizione peggiora in molti casi con il progredire della gravidanza perché anche il feto, crescendo, va a comprimere progressivamente con il suo peso il tratto terminale dell’intestino.

Per quanto riguarda, invece, le modificazioni ormonali (e in special modo l’aumento del progesterone) bisogna sapere che si tratta di un fenomeno che causa il rallentamento di tutte le attività fisiologiche della gestante (compreso il transito intestinale) andando a peggiorare un problema di stipsi già esistente o addirittura causandolo ex novo.

Inoltre, generalmente dal settimo mese questa condizione si aggrava anche a causa del fisiologico aumento del peso della gestante e per una progressiva riduzione del movimento e dell’attività fisica.

Rimedi naturali e medicinali

Non è possibile usare medicinali, neanche ad uso topico, a base di cortisone e anestetici locali per risolvere i problemi di emorroidi in gravidanza e, per stare meglio, bisogna mantenersi in allenamento, intervenire sulle abitudini quotidiane e sull’alimentazione.

Attività fisica in gravidanza

L’attività fisica e il movimento aiutano a contrastare la comparsa delle emorroidi in gravidanza.

A tal proposito, si raccomanda di non smettere di fare esercizio fisico regolare durante la gestazione, il che significa che bisogna continuare a muoversi senza ovviamente fare sforzi violenti e senza mettere a rischio la propria salute e quella del bambino.

Il movimento, infatti, stimola la motilità intestinale e contribuisce al buon funzionamento della circolazione favorendo il deflusso corretto del sangue venoso al cuore.

Le attività più indicate durante la gravidanza prevedono un allenamento soft ma utile a mantenere la tonicità muscolare e vanno dal nuoto al pilates, dalla cyclette alle passeggiate.

Alimentazione

Durante la gravidanza bisognerebbe seguire un’alimentazione corretta sia per mantenere sotto controllo il peso sia per introdurre la quantità adeguata di liquidi e di fibre oltre ad un apporto nutrizionale corretto.

Un appropriato regime alimentare contrasta la comparsa di emorroidi in gravidanza in quanto aiuta a regolare la motilità intestinale e ad ammorbidire le feci. Il consiglio è quello di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno e di seguire una dieta ricca di fibre derivanti da cereali integrali, legumi, frutta e verdura.

Per supportare il sistema circolatorio, attenuare la pressione sulle vene interne, rinforzare le pareti dei vasi e, ancora una volta, contrastare i disagi causati dalle emorroidi in gravidanza si consiglia anche di assumere mirtilli, frutti di bosco e alimenti con proprietà simili.

Infine, anche alcune tisane potrebbero essere d’aiuto ma, dato che non tutte sono idonee, è bene informarsi e farsi consigliare dal farmacista o dall’erborista.

Controllo del peso

L’aumento del peso durante la gravidanza è del tutto normale ma questa variazione, per non essere dannosa, deve rispettare le giuste proporzioni e mantenersi entro i limiti corretti.

Anche i chili di troppo, purtroppo, possono favorire l’insorgere delle emorroidi in gravidanza e si consiglia di evitare tutti quei cibi che non apportano alcun tipo di nutriente all’organismo come gli alimenti ricchi di zuccheri e di grassi, le bibite industriali, i dolci, il fritto e l’alcol.

Igiene intima

A tutte le donne che stanno soffrendo di emorroidi in gravidanza e che desiderano un po’ di sollievo dal fastidio, si consiglia di fare più lavaggi al giorno con acqua tiepida e detergenti a ph acido per poi asciugarsi tamponando ed evitando di strofinare la zona irritata.

Inoltre, anche usare le salviette umidificate emollienti invece della carta igienica aiuta a non peggiorare la situazione.

Infine, una buona abitudine per accelerare la guarigione e arginare il rischio di infezione è quella di fare un bidet ogni volta che si va in bagno.

(Completamente da evitare sono i lavaggi con l’acqua molto fredda perché causano la contrazione della muscolatura dell’ano e aumentano il rischio di strozzamento dei noduli emorroidali).

Pomate ad uso topico e medicinali

Per trattare la sintomatologia delle emorroidi in gravidanza possono essere efficaci alcune pomate ad uso topico e a base di ossido di zinco, calendula o bismuto che esercitano un’azione lenitiva e astringente.

Infine, se non ci sono stati dei risultati dopo aver seguito tutti questi consigli, è possibile ricorrere ai lassativi facendosi consigliare sui più adatti dal medico o dal farmacista.

In genere, quelli più indicati sono base di sostanze che trattengono l’acqua nel colon e aumentano la massa fecale al fine di favorirne l’espulsione (si tratta dei lassativi di tipo osmotico che non vengono metabolizzati dall’organismo e grazie ai quali il bimbo non corre rischi).