NUTRIZIONE ENTERALE DOMICILIARE

NUTRIZIONE ENTERALE DOMICILIARE

La nutrizione enterale domiciliare è la procedura più utilizzata per fornire un corretto supporto alimentare al paziente senza ricorrere a periodi di ospedalizzazione più o meno lunghi, ma non solo.

La nutrizione artificiale per via enterale che impiega una stomia gastrica o del digiuno per consentire la somministrazione delle miscele è utile anche quando si deve ricorrere alla nutrizione artificiale per lunghi periodi fino ad arrivare ad una durata che equivale a tutta la vita del paziente.

Anche se in un primo momento può spaventare, è bene sapere che si tratta di una soluzione sicura oltre che dell’opzione migliore per proseguire un trattamento senza dover rinunciare all’affetto dei propri cari e utile a vivere una quotidianità il più normale possibile.

In questo caso, è il personale ospedaliero a fornire tutto il supporto - anche psicologico, se necessario - al paziente e/o ai familiari che se ne prenderanno cura.

Perché domiciliare?

La nutrizione artificiale per via enterale serve a fornire sostanze nutritive e idratazione al paziente che non è in grado di bere e mangiare liquidi e cibo in quantità tale da soddisfare il proprio fabbisogno nutrizionale.

Le ragioni che provocano l’impedimento possono essere le più diverse: la causa, ad esempio, potrebbe essere un intervento chirurgico, una patologia cronica o una patologia in forma acuta oppure l’esigenza di ricevere le cure di fine vita.

A meno che non vi siano altre motivazioni che richiedono il ricovero, a fronte del regolare funzionamento dell’apparato digerente e di fronte al parere positivo dell’equipe medica, il trattamento viene comodamente effettuato in casa ed è per questo che si parla di nutrizione enterale domiciliare.

Vantaggi della nutrizione artificiale a domicilio

La nutrizione enterale domiciliare ha come obiettivo il miglioramento complessivo della qualità di vita del paziente ed è spesso preferibile alla nutrizione parenterale perché presenta innumerevoli vantaggi tra cui

  • bassi rischi e poche complicanze;
  • una buona tolleranza da parte del paziente;
  • il mantenimento di un tratto gastrointestinale attivo in tutte le sue funzioni;
  • facile gestione domiciliare.

Come funziona

La nutrizione enterale domiciliare - esattamente come avviene per la nutrizione enterale in regime ospedaliero - utilizza una sonda per introdurre la miscela nutritiva direttamente all’interno del tratto gastrointestinale (composto, a sua volta, da bocca, esofago, stomaco e intestino).

In base al posizionamento e alla tipologia del dispositivo scelto, si parla di nutrizione artificiale domiciliare per via enterale attraverso

  • un sondino enterale, che può essere il sondino naso gastrico che entra da una narice per terminare nello stomaco, il sondino orogastrico che inizia nella bocca per terminare nello stomaco il sondino naso enterico che entra nel naso per terminare nell'intestino;
  • la stomia gastrica o gastrostomia, dove la sonda viene posizionata all’altezza dello stomaco;
  • la stomia del digiuno o digiunostomia, dove la sonda viene posizionata all’altezza del digiuno.

Infine, il posizionamento della sonda dipende dalle esigenze del paziente dal punto di vista della nutrizione e dalle sue capacità digestive, dalla dimensione del tubicino che si utilizza per l’infusione e dalla durata dei pasti somministrati per via enterale.

La somministrazione delle sostanze nutritive

Nella nutrizione enterale domiciliare per via enterale esistono tre differenti modalità di somministrazione delle miscele nutritive:

  1. la somministrazione tramite nutripompa (o pompa nutrizionale): si tratta della modalità più utilizzata perché la pompa è un dispositivo elettronico che permette di gestire in modo preciso i tempi e la velocità con cui si somministra la miscela;
  2. la somministrazione a gravità (o a caduta): ad oggi, viene prescritta più di rado e le linee guida delle società scientifiche la sconsigliano perché la velocità di somministrazione, regolata attraverso un morsetto posizionato sul deflussore, risulta essere meno precisa rispetto all’utilizzo di una nutripompa elettrica;
  3. la somministrazione a bolo (mediante l’utilizzo di una siringa).

<h2> Gestione domiciliare: cosa serve

Per praticare la nutrizione enterale domiciliare servono

  1. la miscela;
  2. il deflussore;
  3. il nutripompa.

Miscela per alimentazione artificiale

Le miscele, cioè gli alimenti in forma liquida da somministrare per via enterale, vengono scelte dal medico in base alle esigenze nutritive del paziente e sono complete ed equilibrate dal punto di vista nutrizionale.

Vengono distribuite all’interno di contenitori per alimenti in vetro o in plastica con una capienza minima di 500ml, il flacone deve essere somministrato a temperatura ambiente e consumato entro 24 ore dall’apertura.

Deflussore per alimentazione artificiale

Il deflussore per alimentazione artificiale è il tubo che permette alla miscela di passare dal flacone alla sonda e deve essere sostituito ogni 24 ore.

Nutripompa per alimentazione artificiale

La nutripompa per l’alimentazione artificiale non è altro che un apparecchio elettronico che consente una regolazione precisa, costante e sicura del passaggio della miscela. Dopo aver preparato l’occorrente è sufficiente impostare la velocità di infusione oraria prescritta (in termini di ml/ora).

Gestione domiciliare: cosa fare

Prima di iniziare l’infusione delle sostanze nutritive per la nutrizione enterale domiciliare

  1. si devono disinfettare le mani e il piano d’appoggio che si andrà a utilizzare;
  2. è bene controllare la correttezza del preparato e la sua data di scadenza;
  3. è necessario sostituire il deflussore usato con un nuovo dispositivo sterile;
  4. bisogna impostare la velocità di somministrazione così come è stato prescritto dal medico;
  5. bisogna controllare il corretto posizionamento del sondino o della sonda da stomia del paziente: qualora la sonda non dovesse essere nella posizione corretta, è necessario non iniziare o sospendere l’infusione per avvisare subito l’assistenza domiciliare o il team nutrizionale.

Gestione domiciliare: come fare

Durante la nutrizione enterale domiciliare il paziente deve avere il busto inclinato almeno di circa 45° - o essere seduto, se in grado - per evitare che la miscela somministrata in forma liquida risalga dallo stomaco arrivando al cavo orale, rischiando l’inalazione da parte delle vie respiratorie.

Inoltre, il paziente dovrà mantenere la posizione per tutta la durata dell’infusione quindi è fortemente suggerito di verificarne la comodità per evitare spostamenti durante la somministrazione.

La somministrazione delle sostanze nutritive attraverso il sondino o la stomia può essere effettuata in qualsiasi orario.

Infine, al termine dell’infusione, è una buona abitudine pulire il tubicino iniettandovi 60 cc di acqua tramite una siringa per poi lasciar asciugare all’aria la strumentazione e richiudere la sonda con l’apposito tappo.

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