PEG: CURA E MANUTENZIONE

PEG: CURA E MANUTENZIONE

La Gastrostomia Endoscopica Percutanea, o PEG, è una tecnica di nutrizione artificiale (NA) che rientra nella tipologia della nutrizione enterale e viene utilizzata quando il paziente non è in grado di nutrirsi in maniera autonoma per via orale, a causa di problematiche di tipo neurologico e/o di gravi malattie del tratto digestivo superiore.

Si preferisce ad altre procedure perché permette il mantenimento della funzionalità intestinale del paziente, è più facile da gestire a domicilio nel caso di nutrizione enterale domiciliare ed è meglio tollerata rispetto al sondino naso-gastrico nei casi in cui la nutrizione artificiale è necessaria per un lungo periodo.

Tornando agli ambiti di applicazione, è possibile distinguere tra pazienti con problematiche disfagiche causate da patologie neurologiche acute o croniche: nel primo caso, si tratta, ad esempio, di traumi cranio-encefalici e di danni cerebro vascolari, nel secondo di sclerosi laterale amiotrofica, Alzheimer, Morbo di Parkinson, sindrome pseudobulbare, miastenia e altro.

Cos’è la PEG

Per PEG, o Gastrostomia Endoscopica Percutanea, si intende una procedura medica nella quale si posiziona un dispositivo realizzato in materiale plastico nello stomaco del paziente attraverso la parete addominale con l’obiettivo di collegare la cavità gastrica con l’esterno e, per realizzare tale collegamento, si utilizza un tubicino dal diametro compreso tra i 5 e i 7 mm.

In questo modo si rende possibile la somministrazione di cibi, liquidi e farmaci direttamente all’interno dello stomaco di quei pazienti che hanno importanti difficoltà a deglutire a causa di malattie organiche o funzionali.

La gestione della PEG

La procedura per il posizionamento della PEG dura circa 15-30 minuti e viene eseguita in sedazione cosciente o in sedo-analgesia anche se in casi particolari si ricorre alla sedazione profonda, che richiede l’assistenza del medico anestesista.

Dopo aver somministrato una profilassi antibiotica al fine di ridurre il rischio di complicanze infettive relative al tramite gastrostomico, si procede con un esame che serve a escludere patologie e/o lesioni della parete gastrica: l’esofagogastroduodenoscopia (EGDS), cioè la gastroscopia.

Se l’esito è negativo, è possibile procedere con la scelta della posizione del dispositivo della Gastrostomia Endoscopica Percutanea per poi procedere con l’anestesia locale, con una piccola incisione attraverso la quale si inserisce un ago-cannula che dalla parete addominale penetra nel lume gastrico e con l’inserimento del sondino per la nutrizione artificiale.

Quale alimentazione

In caso di Gastrostomia Endoscopica Percutanea o PEG dopo le prime 12 ore dall’intervento è possibile solamente idratare il paziente mentre l’alimentazione vera e propria inizia dopo 24 ore e può essere per caduta o a intermittenza.

La scelta della tecnica di somministrazione dipende dalle condizioni cliniche del paziente oltre che dalle possibilità anatomiche e funzionali dell'intestino e le alternative possibili sono:

  • A intermittenza, che prevede la somministrazione in pochi minuti di un bolo unico (circa di 200 - 400 cc) mediante siringa, ripetuta ad intervalli di 4-6 ore nell’arco delle 24 ore;
  • Continua, tramite pompa infusionale peristaltica, o a caduta per goccia che garantisce un flusso costante ed evita i problemi legati ad una sua eccessiva velocità del flusso.

Assistenza al paziente durante l’alimentazione

Per quanto riguarda l’assistenza al paziente alimentato tramite PEG, è importante ricordare che è necessario sollevare il paziente di almeno 30 gradi mettendolo in posizione semi seduta per facilitare la somministrazione del preparato nutrizionale e che tale posizione deve essere mantenuta per almeno un'ora dal termine del pasto onde evitare pericolosi rigurgiti gastroesofagei.

Inoltre, è importante controllare

  • che la posizione del dispositivo sia esatta;
  • la quantità di residuo gastrico:
  • la comparsa di sintomi durante il pasto quali tosse, difficoltà respiratoria, cianosi (causati da aspirazione o reflusso alimentare nelle vie aeree), nausea, vomito, diarrea, alterazioni della coscienza;
  • la temperatura del nutriente: se la miscela nutrizionale viene conservata in frigo, prima di effettuare la somministrazione bisogna portarla a temperatura ambiente.

Infine, i farmaci non devono essere mescolati con gli alimenti ma somministrati a parte.

Norme generali per la cura

Per quanto riguarda la cura della PEG, è buona abitudine

  • controllare giornalmente la cute attorno alla stomia, verificando l'esistenza di eventuali segni di infezione come arrossamento, gonfiore, irritazione, presenza di pus, perdita di succo gastrico;
  • cambiare la medicazione una volta al giorno per la prima settimana, medicare a giorni alterni per i successivi 8-10 giorni e poi lasciarla a contatto con l’aria se la zona peristomale lo permette;
  • tenere sempre le garze e la cute attorno alla stomia asciutte e pulite;
  • controllare la posizione della sonda tramite le tacche presenti sulla sua superficie;
  • con frequenza settimanale, far compiere dei giri di rotazione completa alla sonda o al bottone per verificare il corretto posizionamento del bamper di ancoraggio;
  • lavare la sonda prima e dopo ogni somministrazione intermittente con acqua tiepida mentre, se la somministrazione è continua, lavare la sonda ogni 3-4 ore;
  • mantenere pulito il cavo orale ed effettuare la pulizia almeno due volte al giorno;
  • ammorbidire frequentemente le labbra con sostanze specifiche come burro cacao o olio di vaselina.

Problematiche che possono incorrere

Nei pazienti con PEG potrebbero verificarsi le seguenti complicanze:

  • allargamento della stomia che si manifesta con la perdita di succo gastrico. In questo caso, si consiglia di pulire la cute attorno alla stomia per poi applicare una medicazione che deve essere sostituita quando diventa umida e di usare delle pomate per creare una barriera protettiva sulla superficie cutanea;
  • arrossamento e irritazione della cute a causa della fuoriuscita di materiale gastrico o di forme allergiche. Si consiglia di pulire con acqua tiepida e cambiare il tipo di detergente usato prima di consultare il medico;
  • ostruzione della sonda a causa di una pulizia insufficiente o del reflusso gastrico del paziente. Si consiglia di spremere delicatamente il tubo tra l'indice e pollice e poi effettuare un lavaggio con acqua tiepida e bicarbonato di sodio;
  • rimozione accidentale della PEG (contattare il medico per la sostituzione).

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